Vendemmia del "Poderino"

I ragazzi del "Poderino" hanno vendemmiato. Si tratta di un progetto sperimentale iniziato nel 2006 dalla Misericordia di Corsagna con il patrocinio  della Provincia di Lucca, del Comune di Borgo a Mozzano e dell'USL 2 di Lucca Valle del Serchio. Quattro ragazzi diversamente abili sono stati inseriti nella gestione di un vigneto denominato appunto "Poderino" da cui trae il nome il progetto. Questi ragazzi, dopo una formazione mirata in ortofloricultura, sono stati assunti dalla Misericordia. I ragazzi sono Alessio Mori, Daniele Bertolani, Vito Amidei e Alessio Biagi che sono seguiti dai due tutors Mariano e Marco Giampaoli, periti agrari.

I ragazzi del "Poderino" hanno vendemmiato. Si tratta di un progetto sperimentale iniziato nel 2006 dalla Misericordia di Corsagna con il patrocinio  della Provincia di Lucca, del Comune di Borgo a Mozzano e dell'USL 2 di Lucca Valle del Serchio. Quattro ragazzi diversamente abili sono stati inseriti nella gestione di un vigneto denominato appunto "Poderino" da cui trae il nome il progetto. Questi ragazzi, dopo una formazione mirata in ortofloricultura, sono stati assunti dalla Misericordia. I ragazzi sono Alessio Mori, Daniele Bertolani, Vito Amidei e Alessio Biagi che sono seguiti dai due tutors Mariano e Marco Giampaoli, periti agrari.



In realtà, spiega Dinucci Bartolomeo Presidente della Fraterntia di Misericordia Corsagna, i vigneti sono tre per una superficie complessiva di circa un ettaro dove si produce vino bianco e rosso che viene poi venduto dagli stessi ragazzi nelle varie manifestazioni della provincia. Il ricavato della vendita del vino viene reinvestito nel Poderino ed una parte serve per finanziare altri progetti di reinserimento lavorativo, stiamo progettando alla realizzazione di alcune serre per produrre ortaggi vari e piantine. I terreni sono stati concessi in uso gratuito dai proprietari alla Misericordia di Corsagna proprio per questo progetto. Per quanto riguarda l'imbottigliamento non siamo ancora attrezzati e andiamo a farlo a Montecarlo dove ci sono cantine a norma di legge. La produzione si aggira sulle 40 damigiane fra bianco e rosso. Mio fratello ed io lavoriamo presso una ditta locale e facciamo turni per cui abbiamo tempo libero per seguire i ragazzi nelle varie fasi della coltivazione della vite e della produzione del vino, fasi a cui essi partecipano attivamente e con entusiasmo, e lo facciamo senza percepire alcun compenso. Non ci occupiamo solo della vite ma, insieme ai ragazzi, produciamo anche ortaggi e da questo anno sperimentiamo la coltivazione del farro. Per migliorare la produzione pensiamo all'introduzione di nuove qualità di uva quali la malvasia nera ed il merlot. I vigneti sono posti in ottima posizione sempre assolata e l'uva è ben matura e salda per cui anche questo anno avremo un buon vino". Il progetto "Il poderino" è nato per creare un ambiente lavorativo dove soggetti diversamente abili potessero essere inseriti nel processo di produzione tenendo conto delle loro capacità e favorendo nel contempo un contesto che li sostenga ad assumere dignità di lavoratore. Il progetto tende quindi ad un inserimento effettivo della persona in un'attività economica che può avere un riscontro di mercato ma non deve essere necessariamente competitiva.